Pubblichiamo l’editoriale di Paolo Magri che trovate sul numero di febbraio di In Moto da oggi in edicola
“Il tema è libero”. Bene, accetto subito: non avrei comunque esitato di fronte all’invito degli amici di In Moto, ma il fascino della parola “libertà” mi ha messo subito a mio agio. Un termine ricorrente, talvolta bistrattato e usato a sproposito o, addirittura, confuso con l’idea di fare qualsiasi cosa ci passi per la testa, ma la libertà dei motocilisti ha un’identità e un’accezione ben precise. È solo quella, è unica, non serve descriverla con tanti aggettivi. Proviamo a pensare alla risposta più ricorrente che diamo quando ci domandano quale sia la sensazione che proviamo alla guida dei nostri mezzi: LIBERTÀ.
Tra chi legge questa rivista c’è sicuramente chi usa moto, scooter e ciclomotori come soluzioni intelligenti di mobilità quotidiana, chi per svago, sport, avventura, viaggio, ma nelle diversità di utilizzo ci ritroviamo tutti accomunati nell’assaporare il gusto della nostra libertà. E questo fa di noi una comunità viva, appassionata e aperta a chi sfoglia queste pagine anche solo per la curiosità di avvicinarsi alle due ruote.
ECCO PERCHÉ, DOPO UN ANNO DIFFICILE, DURANTE IL QUALE PROPRIO LA LIMITAZIONE DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI È DIVENTATA UNA NECESSITÀ, IL PROPOSITO PER IL 2021 È QUELLO DI STRINGERCI NUOVAMENTE ATTORNO ALLA NOSTRA PASSIONE E AL DESIDERIO DI LIBERTÀ DI CUI SI ALIMENTA.
A dire il vero, la voglia di due ruote non si è mai spenta durante il 2020, anzi malgrado tutto è stata forte e nuova, come dimostra il dinamismo del mercato nazionale, che ha inaspettatamente subito meno di altri settori le consegue della pandemia.
Ora che il peggio sembra passare gradualmente alle spalle, continuiamo a guardare avanti come molti di voi stanno facendo e come anche l’industria delle due ruote, nella sua fedeltà agli appassionati, non ha mai smesso di fare. È un comparto trainante per il Paese, fatto di innovazione, design, riconoscibilità nel mondo e qualità: non dimentichiamo il significato di questo valore e le storie d’impresa che stanno dietro a tanti brand motociclistici, ma anche nell’ambito dei componenti, degli accessori e dell’abbigliamento.
Nel 2020, come sapete, abbiamo dovuto rinunciare anche a EICMA, la più importante vetrina internazionale di questo settore, che si tiene da oltre cento anni a Milano. EICMA è sì un evento espositivo in grado di rappresentare, in pochi giorni, il futuro dell’industria della mobilità a due ruote, tutta l’offerta e la domanda di questo comparto, ma è soprattutto un grande contenitore di passione. Nel 2021 tornerà, dal 25 al 28 novembre, e si preannuncia come uno degli appuntamenti più attesi per gli appassionati. Chi ha già vissuto l’esperienza di visita in EICMA, ricorda la sensazione che si prova dopo aver superato i tornelli d’ingresso di Fiera Milano a Rho. Si entra in un modo a sé e il passo si fa più spedito. È un po’ come quando si ritira la moto nuova, come quando si inizia la salita per un passo dolomitico o ci si appresta a entrare in pista.
LA NOSTRA LIBERTÀ È ANCHE QUESTA, LIBERTÀ DI VEDERE UNA MOTO DAL VIVO SENZA L’INTERMEDIAZIONE DI UNO SCHERMO. SALIRCI SOPRA, IMMAGINANDO NUOVE AVVENTURE: È INUTILE… LA PASSIONE SI TOCCA, SI VIVE.
Per questo, a chi ha provato quelle emozioni e a chi ne è solo attratto, insieme all’augurio di una ritrovata libertà, vorrei unire anche quello ritrovarci tutti assieme in EICMA attorno a quello che non smetterà mai di farci battere il cuore.